giovedì 1 marzo 2007

Antonia Pozzi, Batte la luna soavemente

Batte la luna soavemente
di là dai vetri,
sul mio naso di primule:
senza vederla la penso
come una grande primula anch'essa
stupita,
sola,
nel prato azzurro del cielo.

La similitudine

La similitudine è una figura retorica con cui si paragonano due soggetti, che prendono il nome di primo e secondo termine di paragone. La similitudine può essere semplice e breve o lunga e complessa. Può essere introdotta da come, simile a, sembra, assomiglia... ma può anche non essere segnalata da nessuna espressione particolare. Eccovi un esempio:
Tu sei come la rondine
che torna in primavera.

Le figure retoriche

Il linguaggio figurato si realizza attraverso tecniche particolari che prendono il nome di figure retoriche. Le più utilizzate sono la similitudine e la metafora.

Che cos'è il linguaggio figurato?

Il linguaggio figurato è utilizzato in una poesia quando una parola "perde" il suo significato letterale e ne assume uno diverso secondo il contesto in cui è usata. Ad esempio nella frase "Hai la testa tra le nuvole!", l'espressione "tra le nuvole" ci dice in modo allusivo che la persona ha il pensiero altrove, lontano, appunto "tra le nuvole".

Il linguaggio figurato

I poeti dedicano molta attenzione all'uso delle parole, le scelgono con estrema cura e si servono di diversi accorgimenti per sviluppare tutte le possibilità che la lingua offre. Essi si servono del LINGUAGGIO FIGURATO.